Il 7 Giugno 2014 si è svolto a Bologna l’incontro con la Dottoressa Giovanna Vizzarri, tecnologa alimentare, riservato ai soci ed ai sostenitori dell’Associazione Mad’An.
Qui di seguito è riportata una breve descrizione rilasciata dalla Dottoressa in persona:
“Non so mai come fare per definire quello che faccio perché in realtà, non ha una definizione. Non costruisco nulla, non redigo diete, non prescrivo integratori…cosa faccio in realtà? Mi metto in ascolto di quello che le persone che ho di fronte mi raccontano. Osservo i loro volti, le loro mani, la gestualità e mi chiedo sempre con molta umiltà del perché si siano rivolte a me.
Man mano che frequento le persone, di ogni età, ceto sociale, livello culturale, mi rendo sempre più conto che hanno un comune denominatore: la paura del cibo. Si signori, è di questo che si tratta; di una vera e propria cibofobia. Quel cibo che pure è fonte di sostentamento, riserva energetica, liberatore e colpevolizzante allo stesso tempo.
Rifletto sempre sul fatto che il costante e continuo dilagare delle diete più stravaganti, altro non sia se non uno scudo di difesa per la nostra paura del cibo. E da qui ho intrapreso una mia personale crociata, un impegno contro la paura della pietanza nel piatto, contro il ” tempo rubato” per preparare da mangiare, contro il “ cibo bandito”. Come se noi fossimo un involucro vuoto al di là del quale non possiamo espanderci; a furia di leggere etichette rischiamo di diventare come quelle confezioni di carta (o è plastica?, ma no credo sia alluminio! Boh, la butto nell’indifferenziata così non sbaglio!) tanto belle e colorate all’esterno, ma sterili internamente. Con il loro contenuto sempre uguale e ripetibile da dieci anni a questa parte, sempre lo stesso, ma con poche calorie e questo è garanzia di stabilità psichica!.
Cosa faccio quando preparo da mangiare quando cucino dopo aver fatto la spesa al mercato? Applico una modifica ad un alimento che è stato un essere vivente, e che è costituito delle stesse molecole di cui sono costituito io. E allora perché averne paura, consentitemi la battuta: perché essere xenofobi? Nel corso del convegno di giugno, parlerò in linea generale del cibo ed in particolare dei metodi di cottura e delle interazioni che possono esserci tra cibo – corpo – mente, in una triade imprescindibile. Cercando, insieme a voi, di trovare la chiave di riflessione personale per il proprio benessere.”