Domenica 19 Settembre presso l’Hotel Expo di Villafranca di Verona si è tenuto l’evento annuale di Mad’An aperto non solo ai soci dell’associazione.
Quest’anno abbiamo avuto quattro ospiti con i quali abbiamo trattato tre temi di assoluta rilevanza per questo periodo complicato che abbiamo vissuto negli ultimi due anni.
GIANLUCA FONSATO: DAL SOLE AL PANE.
Panificatore e magico maestro nel maneggiare e trattare la farina in tutte le sue declinazioni.
Gianluca ci ha nutrito di entusiasmo e pane.
Ci ha accompagnato nello splendore del grano e come questo è tutto: è cibo, è un abbraccio affettuoso, uno scorrere di emozioni nutrienti.
un vulcano di semplicità e competenza, di passione e umiltà, di intento e umanità.
Parole che ci hanno dato da mangiare una nuova consapevolezza.
MARTA BOTTEON E MARTINA SCARAZZATO:“ABRACADABRA”: COME USARE LE PAROLE PER TRASFORMARE UN MOMENTO DIFFICILE.
Formatrici, Counselor e Coach, esperte di Comunicazione e dinamiche del Cambiamento.
Marta e Martina ci hanno condotto nel tessuto emotivo delle parole.
Ci hanno fatto comprendere che le parole creano, formano e determinano l’essenza dei rapporti con gli altri e con noi stessi.
Hanno risvegliato il potere della magia insito in ognuno di noi.
Abbiamo capito che possiamo essere maghi non arrabbiati, ma accoglienti e luminosi attraverso l’alchimia delle parole belle.
CARLA PERROTTI: LA DETERMINAZIONE E L’OBIETTIVO.

Ha una lunghissima esperienza di viaggi e spedizioni nei luoghi più selvaggi ed inesplorati della terra: dall’Amazzonia al Borneo, dalla Papua Nuova Guinea a numerose zone dell’Africa.
É la prima donna ad aver attraversato da sola con i Tuareg il deserto del Ténéré in Niger.
Carla ci ha raccontato l’impresa di crederci fino in fondo.
Ci ha svelato che la solitudine è una grande opportunità e non una condanna. Un’esperienza che insegna ad essere ciò che veramente sentiamo di volere e potere.
Un viaggio nella sabbia salvifica, quella che tocca l’essenza, l’indispensabile e il superabile.
La forza di riuscirci nel pieno rispetto dei propri limiti.